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The drinking bluff

The inability to understand others’ emotions linked to heavy episodic drinking in teens

Non comprendo quindi… bevo

L’abuso occasionale di alcool è legato alla difficoltà nel riconoscere le emozioni altrui

L’abuso occasionale di alcol, chiamato Heavy episodic drinking (HED), corrisponde all’assunzione di 6 o più bevande alcoliche in una singola occasione, come per esempio in una serata con gli amici. L’HED è molto diffuso nella tarda adolescenza, quando i ragazzi hanno maggior accesso all’alcol, e può avere conseguenze molto gravi per la salute a breve e a lungo termine. Questo studio suggerisce che ci possano essere difficoltà socio-cognitive specifiche alla base dell’HED in adolescenza: in particolare, gli adolescenti con più difficoltà nel comprendere le emozioni e i pensieri altrui, e con un maggior desiderio di essere accettati dal gruppo dei pari, sembrano essere più a rischio di HED. Alla ricerca hanno partecipato 170 ragazzi delle scuole superiori, che hanno svolto un test di riconoscimento delle emozioni facciali, e hanno compilato dei questionari sui comportamenti e le motivazioni legate all’uso di alcol negli ultimi 30 giorni.

Si è cosi dimostrato che l’HED in adolescenza è più frequente tra i ragazzi che hanno maggiori difficoltà nel riconoscere e comprendere le emozioni altrui, e che al contempo bevono per conformarsi alle aspettative dei pari. Il desiderio di conformarsi alle norme del gruppo è infatti una delle motivazioni alla base del consumo di alcol tra i giovani. D’altra parte, la capacità di riconoscere gli stati mentali altrui è una competenza sociale fondamentale che, se poco sviluppata, comporta spesso difficoltà di relazione.

    Reference completa: Addict Behave. 2019 Apr 19;96:18-25. Heavy episodic drinking in late adolescents: The role of theory of mind and conformity drinking motives

    Autore del post: Barbara Bernardini

    Istituto di appartenenza:

    Ruolo: Press Office

    Doi originale: 10.1016/j.addbeh.2019.04.011

    Link diretto alla fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0306460319301686?via%3Dihub